Sìsì, lo so. Ancora una volta arrivo in ritardo dopo due settimane dall’ultima edizione, my bad. Hai pienamente ragione ma sono dell'idea che se non si ha nulla da dire è meglio star zitti.
Il tuo tempo è importante e non avrebbe senso sprecarlo con contenuti vuoti che ti portano poco valore. Ma non disperare, sono in arrivo un paio di bombette niente male.
La prima arriva proprio oggi e nasce da alcune chiacchierate fatte con Simone Razza su come stabilizzare le performance di un account sul lungo periodo, rendendolo sostenibile. Ti assicuro che non è così semplice.
Parla che ti parla, siamo arrivati a concordare su 5 pilastri che riteniamo fondamentali e ci siamo detti: “perché non ci facciamo un articolo?”
Ed eccoci qua! Simone, oltre che un amico, è uno degli advertiser che stimo di più e parlare con lui mi fa uscire sempre con qualche spunto nuovo da provare e mettere a terra.
Da qualche settimana ha iniziato a produrre anche lui contenuti con regolarità e se ancora non lo segui ti consiglio di farlo. Ti lascio qui il suo LinkedIn.
Bien: scuse fatte, intro fatta, shoutout pure. Direi che possiamo partire!
Prima di cominciare però, ti ricordo che se i miei vaneggiamenti ti hanno stufato, in fondo alla mail trovi il modo di disiscriverti.
No hard feelings, promesso!
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Bene, detto questo cominciamo 😎
5 Strategie per rendere l’account sostenibile nel tempo
Quante volte ti è capitato? Prendi un nuovo account, sistemi gli errori principali, ottieni risultati ma dopo poco tempo ti si impianta tutto manco fossi io davanti a un negozio Lego (la criptonite del mio portafoglio).
In tutta onestà agli inizi è successo anche a me e più di quanto mi piacerebbe ammettere.
Ottenere risultati sul breve è abbastanza semplice, farlo sul lungo periodo un po’ meno. Questo perché variabili da considerare sono davvero tante e muovendosi in un sistema complesso è un attimo perdere la bussola.
Dalle chiacchiere con Simo e dalle nostre esperienze sono però emerse 5 strategie che costantemente ci hanno aiutato a stabilizzare le performance nel tempo.
✅ Lavorare full funnel tramite messaggi e leve differenti che rispondono a diversi livelli di consapevolezza del target
✅ Semplificare il più possibile l’account, aggregando dove possibile l’apprendimento e gli ad group troppo piccoli
✅ Non lavorare per compartimenti stagni ma sfruttare le sinergie tra i diversi canali
✅ Scegliere i prodotti migliori da spingere in maniera strategica
✅ Non limitarsi ad analizzare solo i KPI principali
Nell’articolo di oggi ti spieghiamo in dettaglio ognuno di questi punti accompagnandoli a esempi pratici e qualche bonus tip.
Che aspetti? Schiscia il butun!
Spero ti sia utile!
Novità da non perdere e ispirazioni varie
Ecco le novità principali e quello che mi ha ispirato questo settimana.
Spero possano fare lo stesso con te 👇
News 📰
Precedente pericoloso un po’ per tutte le aziende che hanno l’advertising come core business: Meta ha perso una causa che ha sancito la legittimità di una limitazione all’utilizzo dei dati richiesta dalla Germania.
Musk ha anche un po’ rotto, su Twitter sono stati limitati i post visualizzabili per giorno a 600 per gli user con profilo gratis. Sto iniziando a tifare per il competitor che Meta vorrebbe lanciare a breve.
In un giorno non molto lontano potresti far scaricare la tua app direttamente da Meta, semplicemente wow.
Food for thoughts 🧠
Processo interessante per creare scripts di Google Ads utilizzando ChatGPT.
Meta ti racconta in modo più o meno approfondito come utilizza l’AI per influenzare quali contenuti vedi nel feed.
Se hai visto un calo di reach ai tuoi post organici di LinkedIn sappi che hanno cambiato da poco l’algoritmo e potresti dover fare qualche modifica al modo di scrivere i contenuti.
Book of the Week 📚
Non so tu, ma a me la storia dell’evoluzione umana ha sempre affascinato. Il libro che ti consiglio oggi parla proprio di questo e lo fa in modo scientifico partendo da quella che è la nostra eredità genetica.
Matt Ridley è uno dei pensatori più lucidi dei nostri tempi e il suo libro “Genome” è davvero da leggere tutto d’un fiato.
Mi è piaciuto tantissimo e spiega com’è costituito il nostro DNA, come si è sedimentato nel corso di milioni di anni e come influenza la nostra vita.
Pensa che arriva a teorizzare che anche il libero arbitrio sia codificato a livello genetico. Vai a capire.
Lo trovi qui su Amazon.
Non prendo fee di affiliazione.
Beh che dire, per questa edizione è tutto. Se hai dubbi o domande rispondi pure a questa mail, proverò ad aiutarti!
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Grazie mille intanto!
Buona giornata, alla prossima 👋